Il Signore del Pianto
Caratteristica della SMALP da cui l'AUC medio viene travolto nei primi giorni è la miriade di sigle con cui si trova ad aver a che fare: ACL, AR, VO, SAST, SCBT, CAGSM. Quest'ultima all'inizio piuttosto indefinita, assume contorni via via più inquietanti; finché viene il giorno in cui i vari muretti, tronchi, assi e compagnia bella si rivelano per quel che sono: esseri viventi , pensanti, che sogghignando attendono il giorno in cui l'AUC fino allora ignaro si trova alla loro mercè. Partenza . Il primo muretto si rivela solitamente abbastanza comprensivo, salvo respingere con decisione AUC che gli risultano particolarmente indigesti ( capitò con Acquaviva, e in fondo non si possono dare tutti i torti al muretto ). Anche l'asse inclinata decide solo di tanto in tanto di scaraventare nel vuoto qualche malcapitato, contro cui deve covare antichi rancori ( chiedere a Longo ). Gli sbarramenti poi preferiscono agire con un sottile ma efficace lavorio psicologico. Uno arriva, vede due assi più alti e due più bassi; ignaro opta per una soluzione del tipo: scavalco i bassi e passo sotto gli alti. Eh no! Troppo facile, troppo logico: la tattica sconvolgi - AUC della CAGSM prevede chiaramente l'inverso. Il successo è assicurato soprattutto nei confronti di menti razionali, come quella del bocconiano di ferro Corrà; sconvolto dalla tattica di cui sopra, il nostro offrì alla staccionata tripla, che a questo punto si delinea in fondo al rettilineo, uno spettacolino così articolato. Atto primo: passaggio senza mani con atterraggio di testa. Secondo: con mani, ma messe al contrario, capriola carpiata con planata di schiena. Terzo: panico fra gli Sten. che paternamente lo consigliarono soprassedere. Da questo punto in poi, gli ostacoli che via via si incontrano non sono che devoti vassalli del maligno signore che pazientemente attende la sua preda poco più in là: il Muro del Pianto. Generazioni di AUC all'ultimo stadio sono stati piegati dalla sua malefica volontà ad inscenare strani riti satanici ai suoi piedi; solo pochissimi fra coloro che ne cadono vittima riescono a piegarlo in un ultimo disperato sforzo. Va ricordato che il muro è in costante contatto telepatico col Sign. Capitano, che richiama sul posto ogni qualvolta qualche malcapitato tenta di svicolare. E' dunque qui che si consuma l'atto finale. Valga per tutte la performance di Tassinari. Fiaccato da decine di minuti di frenetici assalti, che lo vedevano sempre prostrarsi sconfitto ai piedi del Signore del Pianto, prese al fine la stoica decisione di offrire tutto sé stesso nell'ultimo sacrificio: con una breve ma decisa rincorsa, tentò di immolarsi spiaccicandosi la testa. Solo l'elmetto gli impedì di portare a termine il suo disegno. |